ROMPERE I CAMPANILISMI.
Ecco cos'è successo nel primo incontro a Canonica tra cittadini e Amministrazione.

Durante il primo incontro aperto ai cittadini, a Canonica, l'Amministrazione ha illustrato il resoconto di questi mesi. Si è poi aperto il dibattito pubblico. Oltre alle domande sugli interventi fattibili per migliorare la sicurezza, le questioni più importanti sono state quelle riguardanti il Palazzetto dello Sport e la gestione delle emergenze durante le forti perturbazioni.

Sul Palazzetto, questione sempre calda, è intervenuto un cittadino chiedendo se, in futuro, potrà tornare fruibile per la popolazione. L'Amministrazione ha risposto che la soluzione dovrà essere sostenibile economicamente e nel tempo. Dovrà esserci sinergia tra soggetti privati e associazioni pubbliche. A quanto detto, la Giunta, in questi mesi, ha avuto diversi contatti ma viste le risorse scarsissime risulta ancora un progetto difficile.

Per quanto riguarda il territorio, per noi, come Comitato, è stato importante il fatto di dare spazio alla gestione dell'emergenza esondazioni. Nonostante tutto sia stato mantenuto sotto controllo, il sindaco dichiara che questo è un fenomeno nuovo: non sono più i campi ma le strade ad allagarsi. E ci si chiede anche il perchè!! Problema sicuramente non nuovo che forse andava affrontato prima.
L'assessore all'urbanistica Malvezzi ha risposto che esiste un programma di intervento. La Brovada si trova in un momento di forte sofferenza. Le recenti piene hanno messo in luce l'usura del reticolo a monte di Ponte, intervento attuato dalla precedente Amministrazione. Gli studi fatti negli ultimi anni da parte dei tecnici hanno confermato l'esigenza di fermare l'acqua a monte di Triuggio e laminarla, tenendo constantemente pulite le vie d'acqua.
Naturalmente servono fondi e i vari enti daranno risposta in merito entro il 2015.

Siamo dell'opinione che per far fronte a questa problematica sia necessario un coinvolgimento più ampio sul territorio. Il nostro Comune non può agire da solo (visto la difficile permeabilità dei nostri terreni e la sparizione dei vecchi avvallamenti che fungevano da regolatori naturali) ma dovrebbe esserci un'unione di intenti tra le altre amministrazioni (Besana, dove forse è stato un bene non aver costruito la piscina..., Lesmo ecc.), con progetti lungimiranti che possano essere portati avanti anche da giunte successive.
Inoltre, ci chiediamo da fin troppo tempo, dove sia in tutto questo il Parco della Valle del Lambro. Dov'era quando si trattava di dare un parere sull'Area Tassi, sulla Villa don Bosco, su tutti i casi in cui un organo del genere dovrebbe intervenire? Perchè non ha MAI alzato la voce sugli interventi che potevano danneggiare il territorio?
E ancora, al di là dell'esaltazione paesaggistica del Lambro che è un gioiello che attraversa il nostro comune, perchè non si pensa seriamente a tutelare i cittadini dai pericoli che esso può comportare? Ha senso l'esistenza di un ente per la salvaguardia del territorio se poi non adempie alla sua funzione?

 

Canonica, 14.01.2014